Guida pratica all’organizzazione di un sit-in
Informazioni preliminari:
Sito ufficiale evento: https://privacypride.org/
Evento mobilizon ufficiale (Roma): https://mobilizon.it/events/e84ea1a4-4e3a-4b58-9c2b-9e2b07c8b204
Sito ufficiale comitato Privacy Bene Comune: https://privacybenecomune.it/
Email di contatto comitato: privacy-bene-comune@protonmail.com
Cosa fare prima dell’evento
Passo 0: verificare che non ci sia già un gruppo organizzato nella vostra città
Onde evitare di navigare inutilmente il documento, verificate che:
- la vostra città non appaia segnata nella cartina presente nella pagina principale
- non stia già venendo organizzato qualcosa di locale sul gruppo nazionale Telegram @PrivacyBeneComune
Se non c’è traccia di gruppi esistenti, procedete col prossimo passo. In caso contrario, coordinatevi con il gruppo già esistente. È fortemente consigliato essere almeno in tre per diminuire drasticamente la probabilità che nessuno degli organizzatori sarà presente alla manifestazione.
Passo 1: capire cosa si sta organizzando
Prima di tutto bisogna capire cosa sia un sit-in. Secondo Wikipedia un sit-in è una forma di protesta basata sull’occupazione di un’area allo scopo di attirare l’attenzione sulle istanze dei contestatori. Strade, piazze e prossimità di uffici governativi o di società private contestate sono i tipici luoghi di un sit-in, proposto dai suoi praticanti come forma di lotta nonviolenta.
Dal punto di vista legale non dovrebbero esserci requisiti particolari.
È preferibile per noi che il raduno venga fatto da qualcuno che abbia delle credenziali di affidabilità e abbia la testa a posto, che partecipi alla vita associativa italiana legata alla privacy, ai diritti digitali, alla cultura digitale, alla sostenibilità digitale e al software libero.
Passo 2: decidere dove e quando protestare
Prima di tutto bisogna decidere dove radunarsi. Dei buoni posti sono le piazze o strade ben frequentate, uffici di politici o influencer che parlano della privacy come problema burocratico, aziende che “maltrattano” la privacy degli utenti (e gli utenti stessi). In ogni caso porre attenzione alla vicinanza dei posti ai mezzi di trasporto pubblico.
Il raduno è fortemente consigliato farlo dalle 16:00 alle 19:00 in concomitanza con il privacy pride a Roma.
Passo 3: decidere cosa fare durante il raduno
Avete la totale libertà di scegliere cosa fare purché rimaniate sempre nella non-violenza e abbiate gli strumenti necessari. Alcuni spunti:
- Truccarvi in modo da ingannare il riconoscimento facciale automatico. Questo rende la protesta allegra e variopinta, attirando inoltre l’attenzione di grandi e piccini
- Parlare al megafono di tutto ciò che riguarda privacy e diritti digitali, cose che sono successe, cosa sta succedendo (DL capienze, chatcontrol, …) SE ben informati
- Trasmettere in diretta lo svolgimento dell’evento
- Sedersi e mostrare dei cartelli
- Parlare di privacy e diritti digitali ai passanti
- (bonus) Fotografie da rigirare sugli spazi social
L’unica cosa che ci teniamo a sottolineare è NON spaventare le persone con toni distopici. Per quanto il tema possa essere pesante, alimentare le paure della gente non causerà che dolore nella persona e in chi le sta attorno. Molte teorie del complotto hanno come radice la mancanza di controllo sulla propria vita e ciò che la circonda (quindi anche mancanza di uno spazio privato, sempre in balia di qualcuno o qualcosa), ergo NON causate fragilità che possano portare la persona a richiedere più privacy a causa di qualche visione semplicistica e distorta. Spiegate, aiutate, e se proprio correggete; non terrorizzate.
Passo 4: informare le autorità del raduno
Una volta deciso tutto recarsi alla polizia locale, alla questura o alla prefettura, e comunicare la volontà di organizzare il raduno. Calcolate almeno una settimana di tempo prima dell’evento per sicurezza. Una volta che l’autorizzazione è concessa andate al passo successivo.
Domande frequenti sulle manifestazioni scritte da FFF italia.
Passo 5: preparazione social per la pubblicizzazione dell’evento
Una volta deciso tutto sull’evento registratevi su mobilizon.it, unitevi al gruppo @privacypride e scrivete il testo dell’evento, magari adattandolo da quello nazionale (di Roma).
Decidete i social che volete impiegare per la pubblicizzazione del raduno, ed eventualmente un gruppo/canale Telegram ad hoc per l’evento.
Dovrebbe essere scontato ma lo ribadiamo lo stesso: qualunque scelta facciate assicuratevi che le persone non siano obbligate ad usare i social non rispettosi nei confronti degli utenti (proprietari o non attenti alla privacy) per poter partecipare e rimanere aggiornate. Quindi, ad esempio, impiegare solamente Facebook non va bene, ma impiegare Facebook insieme a un canale Telegram o Mastodon è OK.
Passo 6: condividere con il comitato Privacy Bene Comune i dettagli
Informare il comitato organizzatore PBC via e-mail o @amreoboo su Telegram. Le informazioni necessarie sono:
- Nome, cognome, nickname e contatto dei referenti
- Luogo e ora dell’evento
- Testo dell’evento e account mobilizon da inserire come contatto
- Link a eventuali gruppi Telegram/Matrix legati all’evento o volontà di usare il gruppo Telegram @PrivacyBeneComune.
- Link a eventuali social usati
- Contatti ufficiali degli organizzatori
Il comitato vi risponderà una volta verificate le informazioni.
Passo 7: pubblicizzare l’evento!
Una volta confermato tutto potete cominciare a pubblicizzare l’evento sui vostri social. La comunicazione deve essere semplice (non semplicistica), leggera e colorata, tramite un titolo chiaro e brevi paragrafi preceduti da emoji un po’ come fa Fridays For Future Italia. Fondamentale la chiamata all’azione.
Provate anche a coinvolgere le associazioni locali presenti sul territorio, come ad esempio i LUG o le associazioni studentesche.